domenica 11 dicembre 2011

Calvana...anello di Carraia

CALVANA DA CARRAIA
2 ottobre 2003

I monti della Calvana mi ricordano quando ancora ragazzo, insieme ad altri amici, salivamo
queste pietraie di origine carsica, alla ricerca dei "buchi", grotte più o meno grandi dove, con incoscienza giovanile, scendevamo alla scoperta di questo mondo sotterraneo a noi sconosciuto. Difficilmente dimenticherò queste esplorazioni, sia per la bellezza, sia perché in una di queste grotte, mi procurai una bella ferita. Tornato a casa mi echeggiano ancora le imprecazioni "di mi babbo", che furono tante ma, come al solito riuscii a farmi perdonare tutto.
In una di queste uscite in Calvana, con il solito gruppo di amici, andammo in cima a Cantagrilli, pernottando con la tenda. Fu una gara improvvisata dove ognuno di noi aveva una fotocopia di un pezzetto della carta I.G.M (quelle con i sentieri numerati non esistevano) dove era segnato il punto di partenze (a ognuno diverso), e il punto di arrivo (per tutti M. Cantagrilli m.818). Partendo da Firenze alla solita ora, vinceva chi per primo arrivava in cima. A me toccò di partire da Carraia m.108. Arrivai con il pulman di linea che era già buio, una volta sceso mi guardai intorno, non vi era anima viva, guardai la cartina e decisi di fare "azimut" , cercare un sentiero con il buio fitto e nero era impossibile. Il pensiero di affrontare oggi quella ripida ascesa in azimut, mi fa venire i brividi.
Era una serata fredda d'inverno, mi incamminai senza paura, ad un tratto, da una delle ultime case, usci un uomo sulla sessantina, mi guardò bene scrutandomi da capo ai piedi poi, con voce risoluta mi disse: "....ma un do tu vai bischerone a quest'ora di notte". Dopo averli spiegato tutto, fu gentile con me, spiegandomi a grande linee, da dove potevo passare per affrontare quei 700 metri di dislivello in un percorso breve, ma ritto come una parete. Arrivai in vetta affaticato ma contento di avercela fatta, mi guardai intorno, ero solo...avevo vinto. Dalla contentezza non mi ero accorto che la cima era piena di neve 20-30 cm. Imprecando al pensiero del freddo che avrebbe fatto la notte, montai la tenda e mi infilai dentro al calduccino (si fa per dire). Dopo circa trenta minuti, sentii le voci dei miei compagni, che provenivano alla spicciolata, dalle diverse partenze....e visto che la mia tenda era già montata, si infilarono dentro tutti in un casino generale accompagnato da un puzzo di piedi che vi lascio immaginare. Tirato su le altre tende mangiammo un boccone e dopo qualche battuta, ci addormentammo come sassi.
La mattina quando ci svegliammo, la natura volle regalarci uno spettacolo indimenticabile: In cielo un sole splendente, in basso ci circondava un mare di nubi bianche che assomigliava a panna montata, emergeva solo il cucuzzolo di Cantagrilli, dove avevamo piantato le tende.. Questa meraviglia mi è rimasta stampata nella memoria come una fotografia, tanto da potervi descrivere ogni piega di quelle nubi, con i cucuzzoli dei monti che emergevano come il nostro, intorno a noi.
Ieri nella nostra consueta camminata [mercoledì 1 ottobre03] ,fatta in Calvana, non ho avuto le solite sensazioni che ebbi allora, al contrario, l'uomo stupido animale in questo paradiso, gli ha dato fuoco, rendendo l'ambiente desolante. Abbiamo camminato in mezzo ai carboni di quelle poche piante che la Calvana custodiva con fatica in mezzo al terreno roccioso.

DESCRIZIONE di come arrivare al punto di partenza.
Si prende l'autostrada A1 si esce a Calenzano Sesto Fiorentino passato Calenzano giriamo a destra sulla SP8 in direzione Croci di Calenzano e dopo poco giriamo a sinistra su un ponte e arriviamo a Carraia.

DESCRIZIONE 
Si parte da Carraia m.108 (si trova sulla provinciale che da Calenzano porta alle Croci di Calenzano per poi proseguire per Barberino), dalla chiesa prendiamo la strada che sale sulla destra segnavia n.42. Dopo circa due ore di cammino arriviamo a case Valibona m.602. Prendiamo a sinistra una strada sterrata che in breve ci porta al "Crocicchio m.617", da dove partono diversi sentieri. Noi prendiamo il sentiero n.20 che sale in cima a M. Cantagrilli m.818, continuiamo in discesa percorrendo il crinale, toccando in sequenza, P.gio Cocolla m.807 e la Retaia m.768, proseguiamo in discesa e a un'incrocio, prendiamo il sentiero a sinistra segnavia n.28 che scende a case Cavigliano m.470 (case di pastori ancora in attività...attenti ai cani). Sulla strada prendiamo a sinistra, poco più avanti i ruderi della piccola chiesa e del cimitero, ormai invasi dai rovi. Continuiamo su sentiero disagiato fino a trovare una strada carrozzabile bianca, toccando in sequenza le case di Ciarlieo m.397, Torri m.281 e infine Carraia m.108.
Attenzione poco prima di Carraia (vedi carta topografica) c'è un bivio, a destra seguendo il sentiero n 28 ci porterebbe a Travalle, noi dobbiamo andare a sinistra su strada asfalto che seguendo per due o tre tornanti in discesa e senza segni bianco rossi del CAI, ci porta a Carraia.

CARTAMultigraphic n.26-27 Dintorni di Firenze e Mugello scala 1:25000
ORE CAMMINO: 5,30   
DIFFICOLTA: E       



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