FINE ANNO CON GLI AMICI
Cosa si può desiderare di più. Questo del 2003 è stato particolare per più motivi: perché l'abbiamo fatto in montagna, l'ambiente in cui ritroviamo la nostra dimensione, e la cosa più importante è che l'abbiamo fatto con amici di vecchia data Pierluigi e la Fiorella, una coppia veramente eccezionale, amanti della natura, della montagna, dello sci- alpinismo, di viaggi avventurosi fatti in varie parti del mondo, ma non solo questo: attenti alle problematiche sociali, partecipi in concreto ad attività socio culturali.....basta così altrimenti dovrò chiederli una "parcella"...
Quando si fermano, si fà per dire ,si rifugiano a Capannelle, sopra Dogana Nuova Abetone, nella loro casetta in splendida posizione. Spesso, ospitano amici, condividendo le bellezze di questo posto "magico"... Tutto intorno i monti innevati fanno da cornice.....e come le sirene di Ulisse, da richiamo per camminate e sciate spettacolari. Se è vero il detto: chi fà una cosa il primo dell'anno, la fà tutto l'anno....allora ho ipotecato una stagione sci-alpinistica da sballo.
Dopo i fumi dell'alcol del 31..il primo ci alziamo con il sole e, presi gli attrezzi andiamo a sciare al "Pulicchio", rinnovando così la nuova seggiovia a quattro posti, coperta. Dopo aver fatto una pista decidiamo di andare alla Zeno e poi in Val di Luce (antico nome Val di Pozze)....che spettacolo: di fronte il crinale con il Cimone, Libro Aperto, fino allo Scaffaiolo, di lato il Rondinaio, Giovo, la Nuda...e in primo piano il delicato "Balzo delle Rose", meta che fà riaffiorare alla mente giorni di grande intensità, vissuta quando avevo venti anni.......pensate che da Faidello, si arrivava al "Balzo delle Rose" con degli Sci (legnacci) e senza pelli di foca, mi viene i brividi ancora. Il 2 ci svegliamo con la nebbia e stà nevicando, Pierluigi mi propone di andare al "Balzo delle Rose" con gli sci, regalo più grande non poteva farmelo: rivivere una cosa fuori dai canoni normali, fuori dalla confusione delle piste battute. Con noi, tutti gli altri amici ci accompagnano con le "ciaspole" (racchette da neve). Mentre loro si sono fermati a metà percorso, sia per la nebbia che non faceva vedere niente, sia per la fatica che in alcuni si faceva sentire, io e Pierluigi siamo andati fino alla cima.
In vetta non si vedeva niente e faceva un "freddo becco", nel togliere le pelli di foca da sotto gli sci ci siamo quasi congelati le dita delle mani, con cura ci siamo preparati per la scesa e poi......giù nel "nulla" (non si vedeva niente...solo le punta degli sci. più in basso, girandosi abbiamo visto le nostre tracce disegnate nella neve, solo chi fà sci-alpinismo sà cosa voglio dire. Arrivati alla strada del Duca, abbiamo salutato gli amici (che nel frattempo ci avevano aspettati), e ci siamo buttati giù per una viottola stretta e poi per campi fino alla casa di Pierluigi. Che avventura ragazzi.....grazie Pierluigi, grazie Fiorella per averci regalato un fine anno così bello.
Guido e Giovanna
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